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Gaeta, Città da vivere: lavoro e residenzialità, la ricetta di Cristian Leccese

«La nostra Città è un treno che non si può fermare, necessario puntare l’attenzione su occupazione e politiche abitative»

Gaeta, 7 giugno 2022 – Gaeta, Città da vivere. Una Città a misura d’uomo, incantevole e tutta da scoprire per i turisti, ma soprattutto sicura, solida, riqualificata, accogliente, ricca di opportunità per i residenti.

È questo uno dei punti su cui è stata focalizzata l’attenzione all’interno del Programma di Mandato “La nostra Rotta”, per Cristian Leccese Sindaco. 

Esiste la necessità, oggi più che mai, di mantenere e accrescere nella Città standard di vita ottimali, creare zone di confort sociale per rendere migliore la quotidianità di ognuno di noi, attraverso un “pacchetto” di azioni che mirino a recuperare e riqualificare il patrimonio edilizio preesistente, soprattutto laddove manchino servizi o luoghi di incontro e condivisione. 

Ma, soprattutto, è necessario puntare alla creazione delle condizioni che consentano ai cittadini di poter scegliere di vivere a Gaeta: occupazione e politiche abitative.

«La nostra Città – ha spiegato Cristian Leccese – ha avuto un picco massimo di abitanti nel 1981, pari a 23379 residenti. Dal 1981 fino ad oggi, in 40 anni, questo dato è diminuito di 3000 unità, di cui il 60% dal 1991 al 2001. Negli ultimi 5 anni, dal 2017 a oggi, il calo ha interessato circa 550 cittadini. Il problema della residenzialità, che rappresenta un tema importante, è direttamente collegato in primo luogo all’occupazione e all’offerta di lavoro, così come al costo degli affitti, che sono ancora troppo alti. Sono questi gli argomenti che bisogna mettere sul tavolo e affrontare. Gaeta è diventata la locomotiva del Sud Pontino, ed è un dato certo, riconosciuto su tutto il territorio. È un treno che non si può fermare, che deve andare avanti, continuando a puntare sulle ricchezze più preziose: il turismo, le bellezze naturalistiche, la storia, l’arte e la cultura, ma anche l’economia del mare e il terziario. È su questo che dobbiamo puntare l’attenzione, perché è solo questo che può generare occupazione, e solo l’occupazione può generare residenzialità. Ma non basta, bisogna fare di più».

Uno sguardo particolare è riservato, infatti, alle politiche abitative: «Le politiche abitative – prosegue Leccese – sono già state impiegate nello sviluppare i cosiddetti “protocolli di intesa” tra associazioni degli inquilini e dei proprietari, e prevedono la possibilità di applicare ai contratti di locazione un canone “concordato”, a fronte di un abbattimento delle imposte (solo il 10%). Ma questo strumento non è ancora sufficiente, da solo, a risolvere o comunque a dare una risposta alla condizione abitativa nella Città. Ci impegneremo, infatti, a realizzare interventi di “Housing Sociale” prevedendo la possibilità di realizzare iniziative di finanza pubblica, tese alla concessione di alloggi a canoni calmierati, per quei cittadini che non riescono a soddisfare il loro bisogno abitativo sul mercato e allo stesso tempo non hanno i requisiti per accedere all’edilizia pubblica popolare. 

Inoltre – aggiunge il Candidato sindaco – negli anni, per quanto concerne l’Edilizia Residenziale Pubblica, il Comune, di concerto con l’ATER, ha partecipato alla realizzazione di diversi nuovi alloggi ERP (Via Moncenisio e Via Altino), e bisogna continuare su questa strada, provvedendo alla creazione di altre unità, per esempio in un’area immediatamente utilizzabile che si trova in località “Muro Torto”. Va poi portata avanti tutta la programmazione in materia di edilizia agevolata. Ci sono ancora diversi comparti e cooperative che attendono, e dobbiamo avviarli affinché tutti i soci possano raggiungere l’obiettivo di edificare la loro casa. Perché significherebbe permettere ai cittadini di Gaeta di investire i propri soldi e le proprie risorse per dare una casa ai propri figli».

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