«Incentivare partecipazione civica e inclusione sociale, stimolare l’attuazione di forme di economia circolare per una nuova multiformità imprenditoriale»
Gaeta, 3 giugno 2022 – Una scommessa strategica per il territorio della Città, per garantire nuova linfa vitale sul piano edilizio e urbanistico.
Grazie all’applicazione della Legge Regionale 18 luglio 2017, n.7, i Comuni hanno l’opportunità di adottare, con diverse deliberazioni e in base alle esigenze del territorio, degli appositi strumenti per realizzare piani di recupero edilizio e di rigenerazione urbana.
Attraverso l’attuazione di piani integrati, infatti, sarà possibile recuperare gli ambiti, i complessi edilizi e gli edifici dismessi o inutilizzati, puntando al miglioramento delle condizioni abitative, sociali, economiche, ambientali, culturali e paesaggistiche del territorio, con l’obiettivo di riqualificare in modo particolare il contesto urbano in situazione di criticità e di degrado.
Per questi motivi, grande attenzione è stata riservata alle tematiche della rigenerazione e riqualificazione urbana, all’interno del Programma di Mandato “La nostra rotta”, per Cristian Leccese Sindaco.
In particolare, al fine di consentire una maggiore qualità della vita, stimolare il mercato locale e riqualificare il patrimonio pubblico e privato, nelle aree periferiche ma anche nelle zone agricole della Città, si è pensato alla realizzazione di un Piano di Utilizzazione Agricola del territorio (PUA).
L’intento è di rendere finalmente fruibili e regolamentate le zone agricole della Città, in ottemperanza a quanto previsto dalle norme regionali, puntando in particolare sulla complementarità dell’agricoltura con il turismo, la ristorazione e il commercio, creando nuove forme di imprenditoria agricola, basate sull’attività di produzione, ricettiva, esperienziale e culturale.
La normativa, che affida ai Comuni un ruolo centrale dal punto di vista della gestione e della progettazione, mira ad un’idea di sviluppo basata sul rispetto del territorio e sulla capacità di produrre lavoro ed economie, attraverso una politica di riuso e di materiale riconversione di aree e quartieri in senso socioeconomico e ambientale, volgendo lo sguardo su innovazione e sostenibilità.
«In questo modo – ha commentato il candidato sindaco Cristian Leccese – verrebbe a crearsi un circuito virtuoso, con iniziative che possano coinvolgere privati, associazioni e partner presenti sul territorio, seguendo l’esperienza già realizzata in alcuni comuni limitrofi. Si incentiverebbero così la partecipazione civica e l’inclusione sociale, oltre a stimolare l’attuazione di particolari forme di economia circolare, dando nuovo respiro per il futuro ad una multiformità imprenditoriale».
A tal riguardo, si potranno includere programmi volti a potenziare la mobilità sostenibile, favorire l’insediamento di attività di agricoltura urbana e conseguire un’autonomia energetica, basandosi anche sulle fonti rinnovabili, e che potranno essere avanzati da privati o direttamente dalle Istituzioni pubbliche, coinvolgendo aree e contesti urbani più o meno diffusi.
Inoltre, le pratiche edilizie saranno più facilmente gestibili attraverso la digitalizzazione e l’informatizzazione dei sistemi consultabili dai professionisti, agevolando il confronto e la collaborazione con l’Amministrazione comunale.
«L’Amministrazione comunale – prosegue Leccese – deve innovarsi sia sotto il profilo tecnologico che organizzativo, per garantire la giusta efficienza ai procedimenti amministrativi per l’edilizia privata e dedicata alle imprese. Per questo si rende necessario l’implementazione di un sistema digitale che permetta la gestione delle varie istanze di parte (dalle CILA alle SCIA, dai permessi a costruire, ai vari pareri e/o autorizzazioni varie) in maniera completamente informatizzata. Questo permetterà di standardizzare le procedure, unificare e ottimizzare i processi gestionali e rendere più efficiente e veloce il rilascio dei relativi titoli».